
L’affermazione che il bianco è l’unione di tutti i colori ha origini antiche. Le sue tonalità sono moltissime e possono variare a secondo della cultura e delle convenzioni. Il bianco è formato dalla somma di tutti i colori dello spettro elettromagnetico. È un colore con alta luminosità ma senza tinta e infatti viene anche detto acromatico. Il suo opposto è invece il nero, che è dato dall’assenza di tutti i colori. Fino al 1600 gli scienziati erano convinti che il bianco fosse il colore fondamentale della luce e che gli altri colori si ottenessero per addizione.
La svolta la diede Isaac Newton, fisico e matematico inglese, considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi. Il primo importante concetto sullo studio del colore introdotto da Newton ha riguardato il fatto che è sempre necessario distinguere tra il mondo fisico, dove tutto è oggettivo e misurabile, ed il mondo della percezione, dove invece tutto è soggettivo e non misurabile. La seconda importante osservazione di Newton è che la luce, del sole ma anche di qualunque altra sorgente, è composta di radiazioni diverse, ognuna di diversa intensità. Le singole radiazioni e le relative intensità sono messe in evidenza dalla scomposizione che un prisma di vetro può fare della luce.
Ognuna delle singole radiazioni, se arriva all’occhio separatamente dalle altre, causa la percezione di un determinato colore, più o meno brillante secondo la relativa intensità. Newton dimostrò così che la luce che ci appare bianca non è in sé monocromatica, ma è la somma di una serie di raggi, ciascuno dei quali con una differente lunghezza d’onda. A Newton si deve anche il primo modello di rappresentazione del colore, un cerchio che ha al suo centro il bianco e lungo la circonferenza, ordinatamente disposti, i colori scomposti dal prisma.
I colori presenti lungo la circonferenza del cerchio di Newton sono detti colori spettrali, intendendo con ciò il fatto che essi sono componenti identificabili dello spettro cromatico in cui l’interposizione di un prisma scompone la luce bianca. Esistono, poi, anche i colori non spettrali, generati dalla mescolanza di due o più colori spettrali.
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