L’autunno non è solamente la stagione del passaggio dall’estate all’inverno. In questo periodo la natura si tinge infatti soprattutto di giallo. Un colore che da sempre si è identificato per un significato simbolico negativo. Non a caso sono frequenti le associazioni del giallo alla malattia. Ad esempio un colorito giallo è indice di cattiva salute ed il riso giallo è una risata convulsa scatenata alla follia. Inoltre esiste la febbre gialla mentre in passato la bandiera gialla sul ponte delle navi segnalava la presenza della peste a bordo.
Il giallo, un colore molto apprezzato nell’antichità
Nei tempi più remoti al giallo non veniva attribuito un significato negativo. Gli Antichi Greci, infatti, lo usavano negli affreschi parietali ricavandolo dall’ocra mentre gli Antichi Romani lo indossavano negli indumenti per cerimonie e matrimoni. Anche in Asia ed in Sud America questa tonalità è sempre associata positivamente.
A partire dal Medioevo, però, venne associato all’inganno ed al tradimento. E’ in quel periodo storico che vennero distinti l’oro, un colore brillante e luminoso che rappresenta il sole, la luce, il calore e la vita, dal giallo, considerato più spento, opaco e triste.
Il significato del giallo
E’ un colore associato alla luce, all’intelletto, al sapere, al calore ed alla gioia ma anche alla menzogna, al tradimento ed alla follia. In Italia, inoltre, indica un genere narrativo dovuto alla copertina di una serie di romanzi polizieschi pubblicati nel 1929. Nel Buddismo, inoltre, è un simbolo di saggezza mentre in Cina era associato all’imperatore ed ancora oggi alla salute, alla forma, alla socievolezza, alla socialità, alla spiritualità ed alla pazienza.
Le ricerche sociologiche hanno evidenziato che si tratta di un colore molto apprezzato dalle persone anche se statisticamente lo è più per i bambini che per gli adulti. Nel neuromarketing, invece, evoca energia, allegria e gioia. Nel packaging, invece, è consigliato se abbinato al nero mentre nell’arredamento simboleggia la riuscita e la gioia di vivere.