Ottobre è il Pink Month. Ovvero il mese rosa, il colore simbolo della ricerca e della lotta contro i tumori tipicamente femminili. Da ormai trent’anni in tutto il mondo questo mese è dedicato alla promozione di progetti e di iniziative dedicati alla prevenzione del tumore al seno. La campagna “Nastro Rosa” è nata negli Stati Uniti nell’ormai lontano 1992 su iniziativa di Evelyn Lauder, influente donna d’affari americana, ma progressivamente si è diffusa in tutto il resto del globo.
Ad oggi sono ben settanta le Nazioni che la promuovono in rappresentanza di tutti i continenti. Secondo delle recenti ricerche, ogni anno nel pianeta si registrano ben due milioni di nuovi casi di questa tipologia di carcinoma. Ben tre quarti si registrano tra Europa, America settentrionale, Australia e Nuova Zelanda, le zone del mondo più sviluppate, mentre i restanti si verificano in Paesi dal reddito medio-basso. Nel settanta per cento dei casi, inoltre, sono coinvolte le donne oltre i cinquant’anni d’età. Il rischio di contrarre la malattia, infatti, aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età ed in concomitanza con la menopausa.
La mobilitazione dei grandi marchi fashion: si tinge di rosa il sostegno alla ricerca per contrastare il tumore al seno
Come colore identificativo della campagna non poteva che essere scelto il rosa. La tinta che dal Medioevo è il simbolo delle donne e della purezza femminile associata alla Madonna. Essendo quella della moda un mondo che deve molto al suo pubblico femminile, sono tantissimi i fashion brand che ogni anno in questo periodo si impegnano concretamente in prima linea per supportare la ricerca medica e scientifica. Molti marchi, inoltre, propongono dei capi speciali. Un’iniziativa promossa allo scopo di sottolineare l’importanza della prevenzione anche a livello individuale eseguita attraverso degli auto esami, ovvero l’auto palpazione.